Ci sono momenti in cui il futuro smette di essere un concetto astratto e prende voce.
Succede quando ascolti ragazze e ragazzi parlare dei loro sogni, delle loro paure, delle sfide che vedono davanti a sé — e capisci che, in realtà, stanno già costruendo il mondo che verrà.
Oggi sono stata all’Università Cattolica del Sacro Cuore per presentare “Siamo Futuro: gli e le adolescenti si raccontano”, la ricerca condotta dal CREMIT e promossa da ScuolAttiva Onlus e Avvenire.
750 giovani tra i 16 e i 18 anni si sono raccontati, tra fiducia nel progresso e preoccupazione per il presente.
Nelle loro parole il futuro è un intreccio di ambizione, responsabilità, speranza e paura.
Come ScuolAttiva Onlus, crediamo che educare significhi dare voce ai giovani, perché educare non è dirigere, ma accompagnare.
Ascoltarli è il primo passo per costruire davvero il futuro.
Un sincero grazie a Debora Spadoni, Alessandra Carenzio per il confronto e la visione condivisa nel dare forma a questo progetto e ad Elena Di Natale e Chiara Palombella e Medici Senza Frontiere per il bellissimo panel dedicato al volontariato, spazio di dialogo autentico tra scuola, territorio e comunità.


